PUBBLICAZIONI

                                 VITA  DE  PAISAN                               


 

Vita de paisàn è ambientato nel borgo di Balsamo all’inizio del Novecento. E’ un romanzo storico, arricchito da una dettagliata ricerca sugli usi, i costumi e le tradizioni della famiglie dei contadini, i paisàn. Un tentativo di portare in prosa, ambientandolo in un borgo della pianura asciutta alle porte di Milano, il capolavoro di Ermanno Olmi: L’albero degli zoccoli.
Suddiviso in dodici capitoli, uno per ciascun mese, contraddistinto da uno specifico proverbio milanese, il romanzo narra la storia d’amore di due giovani – l’Ambrös (l’Ambrogio) e la Lucia – chiamati a misurarsi con i pregiudizi nei confronti di una ragazza rimasta incinta prima del matrimonio.

La sviluppo della vicenda consente all’autore di presentare la vita contadina nel corso delle diverse stagioni, ricorrendo spesso all’immediatezza del dialetto milanese.
Ne scaturisce un quadro scandito dai momenti topici della vita contadina: l’uccisione del maiale, l’aratura, la semina, il raccolto, la vendemmia. Le feste e le credenze religiose. I rari momenti di svago, come l’arrivo in paese del circo. La fatica dei mestieri antichi. Le prepotenze dei fittabili e la solidarietà tra le famiglie contadine.
Un mondo antico, su cui incomincia a profilarsi l’ombra delle grandi fabbriche che, dalla vicina Sesto San Giovanni, allettano i giovani a lasciare i campi.

La pubblicazione del romanzo ricorda due eventi:
- l’85° anniversario di fondazione del Circolo ‘Concordia’
- il 70° anniversario della costituzione della Cooperativa ‘Diaz’



                            SENTIERI DI LIBERTA'                            

Quali reazioni si scatenarono nella coscienza degli italiani, in particolare dei lombardi, la sera dell’8 settembre 1943, dopo aver ascoltato il messaggio radiofonico di Badoglio?
Sentieri di libertà conduce il lettore lungo un emozionante percorso in cui le vicende della grande storia s’incarnano nei drammi, nelle lacerazioni, nelle delusioni, nelle speranze, negli eroismi e nelle violenze delle persone comuni, che, da anonimi comprimari, assurgono qui al ruolo di protagonisti: soldati del disciolto esercito italiano, contadini, operai, ‘sappisti’ e staffette partigiane, bande di ragazze, sacerdoti e giovani cattolici in cerca di un’identità politica e sociale, repubblichini e antifascisti di vecchia data.
Mantenendo una rigorosa scansione cronologica, i dieci racconti di Ezio Meroni si susseguono incalzanti, riproponendo nel microcosmo di Cinisello Balsamo e della Brianza il drammatico dipanarsi degli ultimi, spietati, venti mesi di guerra, dall’armistizio alla Liberazione. Il fatto storico, l’evento che costituisce il nucleo di verità attorno al quale prende corpo la narrazione delle vicende, diventa così l’occasione per scavare in profondità nelle pieghe dell’animo umano.
Dalla complessità di un simile mosaico emerge il profilo di una popolazione logorata dai lutti, dalle sofferenze, dalle privazioni, ma non prostrata né rassegnata. Un’umanità avvezza alla fatica nei campi e nelle fabbriche. Più propensa ai fatti, ai gesti concreti, che ai discorsi e alle sottili disquisizioni. Magari in possesso di una cultura modesta, ma dotata di un’intelligenza acuta. Un’umanità consapevole che nella vita, soprattutto in tempo di guerra, bisogna operare una precisa scelta di campo, ben sapendo che, alla fine, ciascuno dovrà pagare il conto al proprio destino, anche se si troverà dalla parte dei vincitori.




                            LA MESSA PARTIGIANA                         



“La Messa partigiana”: un racconto di Ezio Meroni inserito in un’antologia insieme a opere di autori prestigiosi come Valerio Massimo Manfredi, Andrea Vitali, Carlo Sgorlon e Giuseppe Pederiali.

Misteri di Natale
Racconti per un'attesa piena di suspense
"Una vertigine lo prese e gli sembrò che un angelo fosse lì a trattenerlo e a fermarlo perché non andasse oltre. Ma lui voleva andare oltre: era quello che aveva sempre voluto, andare oltre".

Basta con il solito “bianco Natale”! la strenna della casa editrice San Paolo lancia il giallo Natale: diciassette racconti d’autore “per un’attesa piena di suspence”. Riunire in un libro alcune fra le firme più prestigiose della nostra narrativa permette di garantire il gradimento da parte di ogni tipo di lettore, perché i diversi autori si sono adeguati al tema del “mistery” secondo il proprio stile, assicurando così un ventaglio di proposte che all’atmosfera del thriller abbinano la qualità letteraria. La rassegna si apre con un romanzo breve: “Duel”, di Liliana Cantatore, il cui protagonista è un ex terrorista rifugiato a Parigi, che prima di essere estradato ripensa alle colpe sue e della generazione del ’68. Ma quello che lo fa più soffrire sono le colpe commesse nel privato. In contrasto, è divertente e lieve l’indagine immaginata da Curzia Ferrari in “Un colpo di testa stratosferico”, una fiaba natalizia sui giochi di Gesù bambino, e anche Nicoletta Sipos sceglie il clima della commedia, in “La prova del nove”. Sono stati reclutati anche giallisti “doc” come Giulio Leoni, che per parlare della magia del Natale, in “Collaborando con il boia” svela i trucchi di un illusionista in stile un po’ gotico; Marco Vichi, che con “Bambini” descrive nel Natale un ritorno ai sogni infantili, e Nicoletta Vallorani, che in “L’ultimo scatto” s’ispira al più truce dei misteri del tempo natalizio, quello della strage degli innocenti. Giuseppe Pederiali ha riservato a questa raccolta una nuova avventura della sua superpoliziotta, l’ispettore Camilla Cagliostri: “Camilla e il tortellino dell’ingordo”. Atmosfere emiliane anche per Raffaele Crovi, in una sorta di presepe vivente contadino, con “Volpino”. C’è poi chi si è fatto ispirare dalla storia: Ezio Meroni fa rivivere l’inverno del ’44 in “La messa partigiana”; Enzo Russo, con “Il vecchio sinologo” apre le pagine di una Cronaca cinese del ‘500; Claudia Salvatori ritorna addirittura al Natale paleocristiano di Simeone lo stilita, con uno sguardo però all’attualità: in “Tra il sole e la notte” si trovano richiami al delitto di Cogne. Nel futuro si proietta invece Valerio Massimo Manfredi nel suo ’L’ultimo Natale”, che preconizza l’islamizzazione dell’occidente. Altri racconti puntano soprattutto sul disagio esistenziale dell’uomo d’oggi: Marcello Fois, Piero Lotito, Nino Ravenna e Andrea Vitali descrivono Natali di solitudine e di conti aperti col passato, mentre Carlo Sgorlon crea un eroe solitario, epigono di tanti suoi titanici protagonisti, capace di ricostruire da solo una chiesa diroccata, metafora della potenza della volontà umana quando si rivolge a Dio.




                         UNA STELLA PER LO SPORT                    


Una stella per lo sport è scritto nel 1986 per celebrare il mezzo secolo di attività del G.S. Stella Azzurra.
E’ la prima esperienza letteraria di Ezio Meroni: attraverso l’invenzione della ‘fiavola’ – efficace sintesi tra fiaba e favola – il libro sfrutta abilmente la memoria storica di un nonno per condurre il nipote prediletto in un affascinante cammino lungo un secolo di sport a Cinisello Balsamo.
Dai tempi dei pionieri della ginnastica ai primo grandi miti locali, legati a discipline popolari come il ciclismo e la boxe: il grande Carlo Oriani, “el Pucia” come lo chiamavano i suoi fans, vincitore del Giro d’Italia nel 1909; il peso massimo Luigi Rovati, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932; il “guerriero del ring” Clemente “Mentin” Meroni; Gianna Rusconi, atleta polivalente, capace di spaziare dall’atletica, al basket e al motociclismo.
Miti e imprese dilatati dagli aneddoti e dai resoconti di epoche in cui la narrazione dello sport era riservata alla stampa e alla radio.
Esempi da seguire per i giovani locali, che nell’immediato dopoguerra sgambettavano sul prato dell’oratorio di San Luigi con la maglia della Stella Azzurra. Ragazzi attratti soprattutto dal balùn, da cui scaturiranno gli ultimi miti locali: Ernesto Castano, Pierino Prati e Gaetano Scirea.



                 Un eroe popolare: GARIBALDI il carisma e il mito                

Garibaldi, il mondo operaio, le Associazioni di Mutuo Soccorso e il Movimento Cooperativo di Cinisello Balsamo.
Una ricerca scaturita dalla possibilità di studiare dodici missive dell’Eroe dei Due Mondi acquistate dalla Cooperativa ‘Auprema’ – oggi ‘UniAbita’ – di Cinisello Balsamo. Ma anche dalla volontà di celebrare nel 2007 due ricorrenze significative: i due secoli della nascita di Garibaldi e il 105 anniversario di fondazione della Cooperativa stessa.
Grazie anche alla collaborazione della ‘Collezione Tronca’, Ezio Meroni propone una biografia sobria, vivace e avvincente di uno dei maggiori artefici dell’Unità d’Italia.
Uno degli uomini più amati e acclamati del XIX secolo. Un eroe capace di infiammare il cuore dei suoi soldati, delle folle e delle donne.
Generoso, passionale e ingenuo al tempo stesso.
Un uomo del popolo, cui la Società Operaia di Cinisello alla fine del XIX secolo intitola il proprio Circolo ricreativo, culla della cultura e della esperienza politica dei democratici e dei progressisti locali sino all’avvento del fascismo.



                    IL MOVIMENTO COOPERATIVO                            



L’indagine sulle origini e lo sviluppo del Movimento Cooperativo locale ha rappresentato uno dei campi di maggiore interesse per la ricerca storica di Ezio Meroni, da cui emerge un quadro dettagliato della cooperazione a Cinisello Balsamo.
Nel corso di un quarto di secolo le sue opere ricostruiscono le vicende e l’evoluzione delle maggiori Cooperative, sia di matrice cattolica che social-comunista.

Una produzione che ritrova le radici storiche e culturali dell’associazionismo nei borghi di Balsamo e di Cinisello, ne segue il cammino dal mutualismo alla cooperazione, accompagnandone gli sviluppi attraverso il fascismo, la guerra, la ricostruzione e la profonda trasformazione iniziatasi con il boom economico e destinata a modificare radicalmente l’impianto urbanistico, sociale, culturale e produttivo di Cinisello Balsamo.
                                                                                                                                            
  



Una realtà di cooperazione cristiana a Cinisello Balsamo     
per la Cooperativa "La Nostra Casa"





    


La nostra Storia, 80 anni di cooperazione attraverso le immagini
        
per la Cooperativa "La Nostra Casa"
 


                                                             


La Previdente, 90 anni di  cooperazione a Cinisello Balsamo
per la Cooperativa "La Previdente", oggi Uniabita
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Una realtà di Cooperazione Cristiana a Cinisello Balsamo
                                                 per la Cooperativa ‘Diaz’



 


 
La Cooperativa Agricola di Balsamo
per l’omonima società










                                 STORIA LOCALE                                


La storia locale ha rappresentato uno dei filoni maggiormente indagati da Ezio Meroni.

 

Storia di una comunità
pubblicato nel 1988 costituisce il primo organico lavoro capace di dimostrare che le origini dei borghi di Cinixellum e di Balsemum risalgono alla centuriazione romana.
Da questa scoperta prende avvio una ricostruzione storica che spazia lungo un arco i due millenni.
Affiorano le numerose lapidi pagane e cristiane del ‘locus’ di Sant’Eusebio. Fatti ancora avvolti nella leggenda come il legame tra la regina Teodolinda e la chiesetta di Sant’Eusebio trovano una spiegazione storica. L’evolversi della comunità nelle diverse epoche viene descritta insieme alle forme di culto e agli sforzi per la costruzione e l’ampliamento della parrocchiale di Sant’Ambrogio.

Proprio a questo edificio sacro si rivolge il volume:



La Parrocchiale di Sant’Ambrogio. Arte e fede nei secoli.
Al culto di Sant’Ambrogio e al patrimonio artistico che ne testimonia la devozione nella comunità cristiana locale è dedicato il volume La vita Sant’Ambrogio nell’iconografia della parrocchiale di Cinisello.




Un approfondimento sulle radici pagane e cristiane della comunità di Cinixellum è contenuta nel libro

L’oratorio di Sant’Eusebio. Storia, arte e vita.
Scritto nel 1993 in occasione dei lavori di restauro dell’antico oratorium di Sant’Eusebio, il volume presenta la scoperta di ulteriori notizie sui ritrovamenti
archeologici risalenti al XVIII secolo e la catalogazione di materiale d’archivio in buona parte inedito.








 













                                 BIOGRAFIE                                         


Padre Antonio Ronchi Un pioniere guanelliano nella Patagonia Cilena

Figlio di una famiglia povera e numerosa di Cinisello Balsamo, Padre Antonio Ronchi è stato missionario guanelliano nella Patagonia cilena dal 1960 sino alla sua morte, avvenuta il 17 dicembre 1997 all’ospedale dell’Università Cattolica di Santiago.
Oggi quelle comunità lo ricordano e lo venerano alla stregua di un Santo.
La fede profonda e genuina, lo straordinario coraggio e l’eccezionale resistenza fisica gli permettevano di superare a piedi, a cavallo, in barca, in canoa, gli ostacoli della natura per portare la Parola di Dio anche nei villaggi più sperduti.
Un missionario avventuroso e moderno, capace di impiantare stazioni radio in quelle terre desolate, dove le distanza si misuravano in giorni di viaggio, utilizzandole per l’evangelizzazione, ma anche per le comunicazioni sociali.
Un prete audace e caparbio che, nel mezzo del conflitto tra Argentina e Cile, raggiunge in autostop Buenos Aires, otenendo il permesso di far passare dalla frontiera argentina un carico di viveri per le proprie comunità della Patagonia cilena.
Persino temerario nella sua scelta di condividere l’esperienza tra i pescatori dell’arcipelago di Chiloé, abbruttiti da una vita di solitudine e di stenti nel miraggio di arricchirsi con la pesca del merluzzo. Qui trasforma agglomerati di baracche basati sulla legge della jungla in comunità solidali. Sostiene la costruzione di case per agevolare la riunione delle famiglie. Apre scuole, favorisce la costituzione di cooperati ove tra pescatori.
Eera il suo modo di vivere e di predicare il Vangelo.
Un missionario moderno e avventuroso. Tradizionale e al tempo stesso fuori dagli schemi.
Padre Antonio Ronchi, “el cura rasca” - come lo chiamavano affettuosamente  le comunità della Patagonia - vive nella memoria e nei cuori della sua gente, da Rancagua a Chiloé, da Puerto Aysén a Coihaique.



Don Vitaliano Rossi 1833 - 1890 e il suo "Alberto da Giussano"








1 commento:

  1. Egregio, essendo Lei Cinisellese e profondamente legato alla sua Città avrei questa domanda da porle. Probabilmente ha conosciuto Gianna Rusconi che credo sia stata sua concittadina così come riportato anche dal sito comunale.

    Per una necessaria verifica dei dati anagrafici ho sottoposto la richiesta dell'estratto di nascita di Gianna Rusconi allo stato civile e oggi mi hanno così risposto:

    Gentile Sig.Pascale, in merito alla sua richiesta di estratto dell’atto di nascita della Signora Rusconi Gianna, si comunica che dai registri di Stato Civile di questo Comune non risulta la nascita di RUSCONI GIANNA, nata in Cinisello, o Balsamo, il 05.04.1920.
    Distinti saluti

    (nome della persona doverosamente omesso)

    Ufficio Stato Civile
    tel.0266023298
    fax 0266023301

    Qualora Lei potesse aiutarmi anche soltanto con un suggerimento Le sarei molto grato.
    Nicola Pascale
    nicola.pascale@gmail.com

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